Elemento indispensabile e sempre presente sulla tavola degli indiani la cui cucina abbonda di salse, yogurt, chutney e condimenti vari.
Roti in sanscrito vuol dire pane, solitamente è fatto con farina integrale e può avere differenti metodi di cottura: sulla Tava che è una sorta di piastra, fritto in tegame o cotto nel forno tandoor.
Facciamo una prima distinzione tra roti non lievitati e roti lievitati.
ROTI NON LIEVITATI
– Chapati: viene servito con la zuppa di dal o di verdure ed usato al posto del cucchiaio. Notoriamente gli indiani utilizzano le mani per mangiare e questo tipo di pane è perfetto per raccogliere e alla fine fare anche la scarpetta.
– Paratha: è come il chapati ma con aggiunta di olio o ghee ( burro chiarificato). Può essere anche ripieno per esempio di patate, diventando un gustosissimo aloo paratha.
– Puri: l’impasto in questo caso viene fritto.
ROTI LIEVITATI
– Naan: solitamente cotto nel forno tandoor, può diventare più soffice e voluminoso con l’aggiunta dello yogurt. Viene servito spalmato con il burro.
– Kulcha: l’ impasto è a base di farina maida, cioè farina a grana sottile. Una menzione a parte meritano tre tipi di pane speciali, i dosa, gli idli e i papadum.
– Dosa: grande cialda croccante di farina di riso e lenticchie cotta in una padella molto larga e servita arrotolata con ripieno di carne, pesce o verdure. La più famosa è quella con ripieno di patate e mix di spezie chiamata Masala Dosa. Una vera delizia!
– Idli: è la versione dei dosa cotti a vapore e si presentano come piccoli panini .