Gio Loves India

Goa’s Ark

  Avevo visto questo ristorante mentre mi recavo ad Anjuna beach nel mese di aprile di qualche anno fa e mi aveva subito ispirato. Ma purtroppo il mese aprile coincide con la fine della stagione turistica e l ‘arrivo dei monsoni ed il locale aveva già chiuso. Mi sono ripromessa di gustare le loro specialità al mio successivo viaggio. E così ho fatto. Bello il posto, bello l’arredamento , ottima cucina ,ottimo servizio . Piacevole benvenuto a base di piccoli panini caldi accompagnati da una specie di fresca insalata, buonissimo il red snapp ai capperi. La foto che vedete è della spiaggia di Anjuna, popolata da mucche che non disturbano i turisti se non sono da loro disturbate. Dunque è una pacifica convivenza con loro e con i cani che vi posso assicurare non vi attaccheranno mai, a meno che non siano provocati.

La Plage

 Il ristorante si trova sulla spiaggia di Ashwem, località vicinissima a Mandrem , entrambe frequentate dagli amanti dello yoga e della natura selvaggia. All’ombra di palme da cocco, vengono serviti piatti Franco- Indiani, cioè un mix fantastico di ricette locali con l’eleganza ed il tocco francese. Dopo il pranzo potete godere di questa meravigliosa spiaggia e perché no magari potete rilassarvi facendo anche un salutare shopping .

Colpo ad alta quota

Come vedete dalla locandina , il film dal nome in hindi quasi impronunciabile, è appena uscito su Netflix in lingua originale con titolo e sottotitoli in italiano. Non aspettatevi scenari e panorami mozzafiato, perché quasi tutto si svolge su un aereo . Una assistente di volo e il suo fidanzato si alleano per rubare dei diamanti del valore di oltre 120 crore e poter saldare un vecchio debito. Ma il piano salta perché l ‘aereo su cui viaggiava la persona e la sua preziosa valigetta viene dirottato . Ma è una fatalità, un caso quanto mai improbabile del destino o non lo è affatto? Beh a me il film è piaciuto e lo consiglio agli amanti del thriller perché non è affatto banale , anzi è ben congegnato e con un finale a sorpresa.

CBI 5 The Brain

È il quinto film della serie CBI , ma confesso di non aver visto gli altri quattro. In lingua originale malayana , è possibile vederlo sottotitolato su Netflix. La morte per presunto infarto di un ministro diretto su un volo Air India da Delhi a Cochin , innesca una serie di omicidi all ‘ apparenza inspiegabili . Il protagonista è un attore che ho incontrato su un set proprio a Cochin , Mammootty , all ‘ epoca giovane ed aitante , che oggi nonostante l ‘ età , non ha perso il suo fascino. Il film è um po’ lungo , in tipico stile indiano , che a mio parere poteva essere concentrato in una ora e mezzo. È un triller , con colpi di scena fino all ‘ ultimo fotogramma , ma onestamente abbastanza prevedibili. Eccolo Mammootty , con gli occhiali sulla moto seguito dalla guardia del corpo. Foto dal mio repertorio.

Pechino Express terza parte

La scorsa puntata abbiamo lasciato i concorrenti ad Hampi e qui li ritroviamo . Prima di ripartire alla volta di Mysore, le coppie ancora in gara devono sfidarsi , raggiungendo il Tempio di Hanuman , il Dio con le sembianze di una scimmia. Nel poema epico Ramayana, Hanuman aiutò Rama , avatar del Dio Vishnù , a liberare Sita , la sua consorte. Ma Hanuman viene talvolta identificato come l ‘ undicesimo avatar del Dio Shiva e quindi molto venerato dagli induisti. Avatar non è certo un termine informatico , ma sta ad indicare la rappresentazione terrena di una divinità. Questo tempio , meraviglioso soprattutto per la sua posizione alla sommità di una collina da cui è possibile godere un panorama unico ed un tramonto speciale , è popolato come del resto anche gli altri templi , da scimmie dispettose e ladre , mangiatrici di banane , e si trova al di là del fiume Thungabadhra . Monkey Temple e’ raggiungibile o guadando il fiume o via terra con un percorso molto più lungo ma che raggiunge la sommità della Hill evitando i quasi 600 gradini. Le foto sono state scattate da me in una giornata che però non ci ha regalato il tramonto bellissimo che la nostra guida ci aveva tanto decantato…..Succede! Da Hampi i concorrenti devono raggiungere Chitradurga , sempre nello stato del Karnataka, che vanta un maestoso forte. Al ‘ interno delle sette mura fortificate sorgono una infinita’ di templi e tempietti. Come potete constatare , ogni città dell ‘ India sarebbe da visitare . Anche la più piccola nasconde tesori di rara bellezza, anche la più impervia da raggiungere ha da offrire qualcosa di speciale e questo i concorrenti lo hanno capito bene , soprattutto i più scettici . Dopo una gara di Kabaddi , sport antichissimo che non prevede attrezzi ma solo contatto fisico , le coppie si avviano verso la tappa finale della puntata : Mysore. Il palazzo del Maharaja è sicuramente il palazzo più conosciuto e più visitato . Vale la pena vederlo illuminato la sera : sembra di essere catapultati in un set cinematografico tanto è scenografico da sembrare finto . Mysore è ricchissima di tanti altri palazzi , ma deve la sua fama alla produzione di tessuti pregiati e di sandalo. Chi va a Mysore non deve assolutamente perdersi la visita al Sri Chamundeswarti Temple , che si trova alla sommità della Chamundi Hill raggiungibile o con i tuc-tuc o salendo oltre mille gradini . Ovviamente a chi ha fiato consiglio di arrivare al tempio a piedi e dopo circa 700 gradini avrà l ‘ opportunità di vedere la statua alta circa otto metri del toro Nandi , il veicolo del Dio Shiva. Purtroppo non ho avuto la possibilità di vedere l ‘interno del tempio , in quanto una coda chilometrica di fedeli attendeva di poter entrare . Diciamo che in India non è inusuale trovare gente in coda in banca , nei negozi , negli uffici , ma quella da me incontrata al tempio rasentava l ‘ inverosimile : l ‘ aggettivo chilometrico da me usato era nel senso letterale della parola . La guida ci disse che la coda avrebbe impiegato più di un giorno a smaltirsi ! Il coloratissimo Devaraja Market traboccante di stoffe , fiori , spezie , frutta e verdura è uno dei bazar più colorati e più visitati del sud dell ‘ India : andate solo anche per scattare foto….. Io sono stata quando ancora non esistevano le foto digitali , ma rullini da sviluppare e foto raccolte in album , che alla fine non guardi più un po’ per pigrizia un po’ perché hanno perso con gli anni i colori originali. Dunque Mysore sicuramente vale un viaggio di oltre tre ore dall’ Aeroporto internazionale di Bangalore , che del Karnataka è la capitale , ma che è priva di fascino e viene soprattutto ricordata come la Silicon Valley dell ‘ India. Monkey Temple Monkey Temple Monkey Temple Chitradurga Mysore Temple Toro Nandi Mysore Market

Pechino Express seconda parte

La seconda puntata inizia con la partenza dei concorrenti da Kolhapur, città del Maharashtra , che si trova a sud di Mumbai e di Pune . L ‘ attrazione principale è il maestoso tempio di Mahalakshmi , adagiato sulle rive del fiume Panchganga ed è situato vicino al Bhavani Mandap , edificio storico , appartenuto al Maharaja , di cui vedete una mia foto. Kolhapur è conosciuta per la scuola di lottatori Kushti , paragonabili ai praticanti del wrestling , la cui lotta libera si svolge non sui tappeti di gomma , ma sulla terra privata da eventuali sassi e mescolata a yogurt, burro , circuma e ocra , a cui è dovuta la colorazione rossastra . I lottatori osservano anche una dieta ricca e proteica e per loro i concorrenti devono preparare una bevanda di latte di bufala arricchita di frutta secca .Kolhapur è anche nota per la produzione di chappal di pelle intrecciata , scarpe talmente morbide da essere paragonate a delle pantofole. Da Kolhapur , il percorso prosegue verso Badami e da qui verso Hampi. Considerato che di questi due magnifici posti ho scritto nella sezione viaggiare in India , vi rimando al mio reportage viaggio nel Karnataka. In India non si butta via niente , neanche lo sterco di vacca ! Le mucche sono animali sacri e come tali non possono essere mangiate, tuttavia non sono oggetto di venerazione . Nella mitologia induista , le loro corna simboleggiano gli dei . Vengono raffigurati spesso insieme , come ad esempio il Dio Shiva , il distruttore , ritratto in sella al suo veicolo terreno , il toro Nandi . Dal latte prodotto dalle mucche vengono ricavati burro e formaggi . La loro urina viene utilizzata nelle cerimonie sacre e lo sterco ridotto in formelle ed essiccato al sole diventa un eccellente combustibile . Immaginabile lo stupore dei concorrenti che devono modellare lo sterco di vacca per superare la prova! Nonostante le peripezie , gli inconvenienti, normali in India , i disguidi , i malesseri da cibi speziati e da temperature elevate , i concorrenti hanno però potuto imparare lezioni di vita. La generosità, la disponibilità , il gioire delle piccole cose , i sorrisi , l ‘ accontentarsi di quello che si ha , la devozione , la spiritualità fanno di questo popolo una unicità . Ascoltate quello che dice ad un certo momento la professoressa….. Bhavani Mandap Mahalakshmi Temple Hampi Hampi

Pechino Express prima parte

Non ho mai seguito i reality show , perché penso che sia tutto costruito e che nulla sia lasciato al caso. Ma quando mi sono imbattuta nella pubblicità di questa edizione di Pechino Express , sottotitolato la via delle Indie , non ho potuto fare a meno di guardare la prima puntata . Ovviamente non farò la cronistoria della gara tra le coppie , ma scriverò qualche curiosità sui luoghi – tappa della competizione. La partenza avviene dalla porta dell ‘ India , meglio conosciuta come Gateway of India , imponente costruzione fatta erigere in occasione della visita di re Giorgio V e della consorte in India nel 1911. Come vuole il nome , questa magnifica porta sta a simboleggiare la via di accesso e di ingresso in questo meraviglioso ed unico paese. La foto non è rubata dal web , ma è una foto scattata da me , che alloggiavo di fronte , nel magnifico Hotel Taj Mahal, teatro di un attentato che lo distrusse nel 2008. Dalla porta e dal Taj , che si trovano nel quartiere di Colaba , si arriva facilmente a Marina Drive , il lungomare di circa tre chilometri che porta alla famosa ma non altrettanto bella spiaggia di Chowpatty beach. I concorrenti tramite gli indizi devono raggiungere Crawford Market , il più grade market della parte sud di Mumbai che si trova di fronte alla Police Station , dove è possibile reperire frutta , verdura , abiti , oggetti religiosi e non . Anche questa è una foto scattata da me , che non vuole mostrare la grandezza del mercato ma vuole dimostrare l ‘ arte di arrangiarsi , che è una caratteristica degli indiani , di indole versatile , un po’ come i napoletani …..Sicuramente avrete sentito parlare del Chor Bazaar , letteralmente il mercato dei ladri, situato poco lontano dal Crawford , meno famoso ma più coreografico. Si dice , infatti , che se ti viene rubato qualcosa , lo puoi ricomprare qui . Evviva!!!! Crawford Market Chor Bazaar I concorrenti dal mercato di Colaba devono raggiungere il Dhobi Ghat . È la più grande lavanderia a cielo aperto che io abbia mai visto. Vi lavorano centinaia di persone che senza sbagliare mai una consegna lavano la biancheria sbattendola sulle vasche ripetutamente , la asciugano e la riconsegnano in breve tempo. Chi va a Mumbai non può non fare una sosta in questo posto brulicante di persone , se vogliamo anche un po’ maleodorante , ma che sicuramente da una idea di quello che è l ‘ India , unica , piena di contrasti , profumata e puzzolente , ricca e povera ma sempre colorata. I concorrenti, trasformatisi in dhabbawalla , devono raggiungere l ‘ Oval Maiden . I dhabbawalla , paragonabili ai nostri rider o uber, consegnano i pasti a domicilio a centinaia di impiegati che dalla periferia raggiungono la metropoli. La nascita dei dabba , che significa contenitore , walla , che significa colui che porta, risale ad oltre cento anni fa grazie ad un banchiere che non voleva rinunciare alle prelibatezze cucinate dalla moglie. Da allora il servizio di consegna si è sempre più sviluppato fino a diventare gigantesco ed impiegare migliaia di uomini , per lo più analfabeti . Oggi vengono utilizzati mezzi più moderni , ma tanti ancora prendono il treno , invadendo le stazioni di Churghate o di Victoria intorno a mezzogiorno. Questo servizio è affidabilissimo , con percentuali di errori praticamente nulli . Ma come questo è possibile , visto che la maggior parte non ha studiato? E qui sta la genialità indiana : un gioco di colori e simboli che stanno ad indicare , la zona , la via e la persona . Incredible India!!! L ‘ Oval Maidan , chiamato così per la sua forma ovale , è un grande campo ricreativo a sud della stazione di Churchgate. Un tempo utilizzato come campo da cricket, lo sport più sentito e più seguito in India , oggi è un parco per tutti i tipi di sport. Riconoscibili per il cappellino rosso e la coperta sulle spalle , questi uomini esercitano un mestiere quanto mai strano in un paese che di stranezze ne è pieno : sono pulitori di orecchie , in lingua locale Kaan Saak Wala , che armati di un lungo bastoncino offrono i loro servizi anche agli ignari turisti e ai nostri concorrenti. I concorrenti arrivano a Satara , città a sud di Mumbai , sempre nello stato del Maharashtra. Non è una città inserita nei circuiti turistici , non perché sia priva di templi o di bellezze naturali , ma è meno famosa e meno facile da raggiungere. Alla prossima puntata.

Miss India

Film in lingua telogu con sottotitoli in italiano visibile su Netflix. Manasa Samyuktha è una ragazza nata in un piccolo villaggio ma con grandi sogni nel cassetto. Cresciuta in una famiglia di ceto medio , ha un amore sviscerato per il nonno , noto medico ayurvedico , che le trasmette la passione per questa medicina unica nel suo genere. Trasferitasi in America dopo la morte del nonno e l’ aggravarsi della salute mentale del padre affetto da Alzheimer , decide di inseguire il suo sogno di diventare imprenditrice e di diffondere in America , schiava del caffè , il famoso chai indiano , un tè speziato dal gusto inconfondibile e personalizzabile grazie alle infine qualità di spezie presenti nel sub – continente indiano. Dovrà combattere con un nemico internazionale, il sessismo , che vuole le donne perdenti ed incapaci di emergere. Non rivelo tutto. Il film è piacevole, da vedere senza impegno .

Dodol

Dolce tipico goano , paragonabile come consistenza ad una caramella mou. Il latte di cocco viene unito allo zucchero grezzo trasformato in sciroppo ed alla farina di riso. Mettete il tutto in una pentola e cominciate a cuocere a fuoco lento mescolando con una spatola. Dopo circa 15 minuti aggiungete gli anacardi spezzettati e finite la cottura. Trasferite il dolce in un contenitore rettangolare e una volta raffreddato è pronto per essere affettato.

Pinarg o Pinaca

 Anche questi sono tipici dolcetti goani natalizi. Il colore è dato dal riso rosso che macinato fino a diventare una farina viene lavorato insieme al jaggery , zucchero grezzo scaldato fino a trasformarsi in sciroppo , noce di cocco grattugiata e cardamomo. Formare delle crocchette, passarle nella farina di riso e posizionarle su un piatto da portata. Servire dopo un paio di ore in maniera che l ‘ impasto si asciughi .