Mrs.Chatterjee vs Norway
Tratto da una storia vera , sottotitolato in italiano, è visibile su Netflix. Una coppia indiana si trasferisce in Norvegia per lavoro . Ma per i sevizi sociali norvegesi, che monitorano la coppia prima di dar loro la cittadinanza , mrs Chatterjee non è una buona madre : imbocca il figlio con le mani , contorna gli occhi della piccola di cinque mesi con il khôl. Ma l’ India è un continente a se’ , profondamente religioso e tradizionalista. Ancora adesso gli Indiani mangiano usando la mano destra e non la sinistra riservata ad altre attività. Il kajal ,da noi occidentali considerato un cosmetico eccezionale per aumentare la profondità dello sguardo , in India allontana ed esorcizza il male. Questa differenza culturale tra Norvegia ed India non viene capita e i servizi sociali allontanano i bambini dai loro genitori. Qui inizia la battaglia legale di una madre per riavere i suoi figli , portati via ingiustamente anche per motivi non proprio corretti. A me il film è piaciuto moltissimo . Vedetelo e meditate .
Pechino Express quarta parte
Questa quarta puntata è l ‘ ultima girata in India . I concorrenti partono da Mysore e devono raggiungere una località per tanti sconosciuta , ma famosa per le sue industrie alimentari. I chutney , i pickles, e tante altre specialità per la maggior parte vengono prodotti a Nanjangud Suruchi . Vi invito a visitare nel mio sito la sezione ricette per scoprire come si preparano questi deliziosi e piccantissimi antipasti che non mancano mai sulle tavole degli indiani e , se volete , leggete anche qualche ricetta di carne , di pesce o di verdure , che tranquillamente potete riprodurre anche qui in Italia. Da qui il viaggio procede verso il lussureggiante kerala , noto per le scuole di teatro di Kathakali , ma non solo. Il Kathakali è una combinazione di teatro , danza , musica e spiritualità. Gli attori con le facce dipinte sfornano espressioni che solo una lunga preparazione , una fisicità , una abilità ma soprattutto una concentrazione fuori dal normale consentono loro di portare sul palco storie epiche indù tratte dal Ramajana. È uno spettacolo che va visto almeno una volta per rendersi conto della bravura di questi attori , tutti uomini , che interpretano anche ruoli femminili. Thrissur , meta successiva , è la capitale culturale del Kerala , ricca di templi e di moschee. Ma sicuramente la città più famosa è Cochin , costruita su sette isole e non lontana dalle famose backwaters. Le backwaters sono una fitta rete di canali , laghetti , lagune che si sviluppano dall’ entroterra di Kochi fino ad arrivare a Kollam . Nella fitta vegetazione sorgono villaggi ma anche vere e proprie città . Gli oltre 900 km di backwaters sono soltcate da imbarcazioni particolari chiamate Kettuvallam , alcune delle quali trasformate in imbarcazioni di lusso con tanto di chef a bordo a beneficio dei turisti. Kochi o Cochin merita una visita almeno di un paio di giorni . Evitate Ernakulam , raggiungibile con il traghetto , trafficata e poco interessante in quanto sede di uffici e banche , ma rimanete a Fort Kochi , dove potrete notare l ‘ influenza portoghese nell’ ‘architettura delle case , ammirare il Mattancherry Palace , visitare le chiese cattoliche che convivono con i templi indù. Quelle che vedete in queste mie foto sono le reti cinesi da pesca , fissate al suolo e manovrate dai pescatori che le abbassano e le rialzano . Le Chinese Fisching Nets sono diventate una attrazione turistica soprattutto a Fort Cochin , senza dubbio le più fotografate. Se siete amanti dei mobili antichi portoghesi non rinunciate a cercarne qualcuno , come ho fatto io ……Se invece siete amanti della spiaggia prendete il traghetto per Veepyn e raggiungete la spiaggia di Cherai in bus , in modo da attraversare l ‘ isola e di godere di uno splendido paesaggio. Le coppie devono raggiungere Chellanam Fishing Harbour and beach a sud di Fort Cochin , distretto di Ernakulam , grande porto con rivendita all ‘ ingrosso di pesce , ma secondo me sconsigliato per la balneazione. La tappa di oltre 500 km si conclude a Kumarakam o Kumarakom , che si affaccia sul lago Vembanad , famosa meta turistica . Pechino Express lascia quindi L ‘ India alla volta del Borneo . Attore di Kathakali Thrissur Thrissur Backwaters Kettuvallam Fort Cochin Rete da pesca cinese Reti da pesca cinesi Battello per le isole Cherai beach
Britto’s
Tappa d’ obbligo per chi soggiorna a Goa Nord. Situato sulla spiaggia di Baga , movimentato centro turistico tra Calangute e Anjuna, offre una varietà di piatti indiani, goani, adattabili anche a palati non abituati alle spezie. Segnalo i samosa di pesce ed una prelibatezza che gusto tutte le volte : i mussle fry . Sono le cozze, molto grosse, fritte in una deliziosa pastella leggermente speziata. I piatti, compresi gli antipasti sono molto abbondanti, per cui se volete assaggiare anche i dolci fatti in casa, non prendete due portate!!! Ambiente piacevole, a volte rallegrato da musica dal vivo. Se vedete tanta gente ai tavoli, non spaventatevi : sono velocissimi .
Artjuna Café
Bellissima la location di questo caffè: una antica casa portoghese ristrutturata, proprio sulla strada che porta all’incrocio con la Flea Market Road. Mi rivolgo soprattutto a coloro che sono amanti dell’Espresso. Qui potete gustarne uno molto simile a quello napoletano. Ottime ed abbondanti le colazioni ed altrettanto buoni i frullati di frutta. Penso che il nome del posto sia frutto del connubio tra Arte ed Anjuna : all’interno della casa , infatti , si possono trovare ed acquistare abiti, gioielli in oro e in argento, oggetti tipicamente indiani, tutti molto belli, scelti con gusto e molto raffinati. Una magnifica statua del Dio Ganesha rigorosamente agghindato da ghirlande di fiori freschi vi accoglie all ‘ ingresso del giardino ombreggiato , dove vi sono i tavolini e la piccola cucina a vista .
Relish
Piacevole locale sulla strada che porta a Calangute pochi metri dopo il Saturday Market che prima era situato a Baga , da non confondere con il Saturday night Market di Arpora. Come benvenuto offrono i papadam ( sfoglia croccante di farina di ceci ) accompagnati da tre diverse salse. I piatti che noi abbiamo assaggiato erano tutti gustosi e ben presentati. Ottimo il pesce rawa fry, specialità Goana di pesce con una impanatura croccante e leggermente speziata. Oltre alla immancabile birra, si possono gustare vini locali a prezzi abbordabili.
Jamies Restaurant
Se volete mangiare qualcosa di speciale , andate da Jamies , che non ha niente da invidiare ai ristoranti pluristellati. Ha preso il posto di un altro ristorante che serviva piatti di cucina fusion francese ed indiana, situato proprio poco prima del Baga Bridge. Location particolare, arredi moderni e belli, personale svelto ed efficiente, chef indiano che guida la sua squadra come un direttore di orchestra e completa i piatti con quel tocco che dà una marcia in più. E che dire altro ? Red snapper con contorno di gratin di patate squisito, pollo eccezionale, piccolo piatto di benvenuto a base di nan e salsina buonissimo. Non è frequentato da giovanissimi che forse preferiscono locali più chiassosi. Da provare.
Spice Goa
Si trova vicino Mapusa , precisamente sulla Highway direzione nord in località Karasvwada , questo ristorante frequentato quasi esclusivamente da indiani. Ciò è spesso un buon segno : se ci vanno i locali, e tanti, vuol dire che si mangia bene. E in effetti così è. La carta è molto vasta e spazia dalle specialità indiane alla autentica cucina goana. Naturalmente ogni volta che vado ,obbligatoriamente ordino i mussels fried, enormi mitili avvolti in una deliziosa pastella di ceci piccante al punto giusto da non impedirti di fare il bis . Consiglio la prima volta di farsi accompagnare da un taxi , perché non è scontato che da soli lo si riesca a trovare facilmente. 64256fd03f1be.html
Leopold Café
È una istituzione a Mumbai questo storico café, situato vicino alla police station di Colaba. Ristrutturato dopo gli attacchi terroristici del 2008 , rimane sempre una meta fissa per gustare le vere specialità indiane . Se avete letto il libro Shantaram , il Leopold viene spesso menzionato e questo ha senza dubbio contribuito a far conoscere ai turisti il locale , che personalmente ho visitato in uno dei primi viaggi in India. Nonostante sia passato tanto tempo , ricordo che era il posto degli indiani e quindi era quello giusto per assaggiare i samosa , fagottini speziati , considerati street food e quindi non presenti nei menu dei ristoranti più raffinati né tanto meno in quelli per turisti. All’ ‘ epoca non brillava certo per la pulizia , ma vi assicuro che ne è valsa la pena. Per la cronaca , non ho avuto conseguenze intestinali ….
Anand Sea Food Restaurant
Girando in scooter per Goa lungo la Anjuna – Siolim road avevo visto questo ristorante diverse volte ma un po’ per diffidenza un po’ perché non mi ispirava non ci siamo mai fermati a mangiare. Dopo aver letto le recensioni ho voluto provare di persona . Bah! Alla fine devo dire niente di speciale: buona parte del pesce descritto nel menù non era disponibile e già questo è un punto a sfavore. Mi sono lasciata convincere ad assaggiare lo shark o squalo che dir si voglia : di squalo solo l’ombra immerso in compenso in una salsa di cipolle affettate e cucinate alla maniera indiana che occupavano l’intera ciotola. Il King fisch fry in compenso era una porzione normale ma ne abbiamo assaggiato di meglio !! Il servizio lascia a desiderare ed anche il conto !!
Goenchin
Se vi trovate a Panaji, capitale del piccolo stato di Goa , di stampo portoghese , e vi viene voglia di mangiare cibo cinese, andate in questo ristorante in pieno centro , vicino alla Chiesa dell’Immacolata Concezione. I piatti sono gustosi, eccellenti, direi i migliori piatti cinesi che possiate trovare in tutta Goa. La carta è molto vasta, dal pesce, all’anatra al maiale …. Non esitate ad andare, ma state attenti all’aria condizionata!!!!!