Dopo aver visto il film, ho letto anche il libro , che narra la storia vera e straordinaria di Saroo Brierley. Il libro si intitola Lion, perché Saroo, una volta ritrovata la sua famiglia grazie alle moderne tecnologie, scopre che il suo nome vero è Sheru, cioè Leone e che Saroo è stato frutto solo di una sua pronuncia sbagliata, così come il nome della sua città e del suo quartiere, cosa che non gli ha permesso una ricerca immediata di sua madre e dei suoi fratelli. Il libro, così come il film, è commovente; lo si legge tutto in un fiato ma sempre con una punta di “ magone “. Calcutta è descritta alla perfezione. Sembra di essere catapultati su quel ponte, non bello per la verità, imponente costruzione voluta dagli Inglesi, brulicante di gente, di mendicanti, di venditori ambulanti, di mucche, di cani, ognuno con l’unico desiderio di sopravvivere. Da leggere.