E’ forse la festa più importante per gli induisti. Celebra la nascita di Ganesh, figlio di Shiva e di Parvati, il dio mezzo uomo e mezzo elefante, panciuto, raffigurato con quattro braccia ed una zanna rotta , adoratissimo soprattutto nel Maharashtra, il dio che rimuove gli ostacoli, il dio che porta fortuna. In pratica è il compleanno di Ganesh, ma a differenza della cultura occidentale, non ricorre mai in una data fissa, ma variabile a seconda della luna. Infatti cade sempre il quarto giorno dopo la luna nuova, tra la fine di agosto ed i primi di settembre. I festeggiamenti, che si protraggono per circa dieci giorni, culminano con l’immersione in mare, nei fiumi o in qualsiasi corso d’acqua delle statue del Dio costruite nuove ogni anno.
Ogni anno Ganesh nuovo, ma sempre coloratissimo, adorno di fiori, frutta e ridondante di scintillante bigiotteria, a simboleggiare che dopo la fine c’è sempre un nuovo inizio. Ganesh casalinghi, piccoli ma altrettanto belli, costruiti a mano da privati o da artigiani specializzati, troneggiano nelle abitazioni. I più ricchi possono permettersi di trasformare addirittura una stanza in una sorta di tempio in formato mini. Qui ad orari regolari si svolge la Puja, cioè la preghiera , seguita dall’offerta di cibo al Dio.
Sicuramente i Ganesh più spettacolari sono quelli adibiti al culto di massa. Possono addirittura arrivare oltre i dieci metri di altezza : la cultura induista sostiene che più alta è la statua, più fedeli è in grado di raccogliere.
Al momento di accompagnare Ganesh nel suo ultimo viaggio, un bagno di folla al rullo di tamburi invade le strade intonando canti. Qualcuno di voi sicuramente avrà visto qualche documentario girato a Mumbai, dove la religione induista è particolarmente radicata, in occasione di questo evento sentitissimo. Ma c è il rovescio della medaglia. Il gesso e la cartapesta colorate non sono biodegradabili. Pertanto è necessario rimuovere quel che l’acqua restituisce. Nessuno, però, vorrebbe fare questo ingrato lavoro; se da una parte festeggiare Ganesh è di buon auspicio, rimuovere i suoi resti non lo é…