Uno dei posti più suggestivi lungo il Camino è senza dubbi il Monastero di San Juan de Ortega. Situato alla discesa dei monti de Oca, ad una tappa da Burgos. Foto 58
San Juan, vissuto nel XI secolo era più o meno contemporaneo di Santo Domingo della Calzata e come quest’ultimo viene ricordato per la sua attività di “costruttore di ponti” e di grande sostenitore dei pellegrini. Un’altro motivo per cui è venerato riguarda il fatto che viene considerato come favorevole al concepimento e protettore della gravidanza. A questo proposito l’episodio più famoso riguarda il coinvolgimento della regina Isabella. A circa 300 anni dalla morte del santo la Regina che, dopo 3 o 4 figlie femmine, non riusciva a concepire un figlio maschio, si recò in pellegrinaggio al monastero. Usando la sua autorità dispose addirittura che il sarcofago fosse aperto, nella credenza che ancora oggi è alla base dei pellegrinaggi e che cioè, più ci si avvicina alle reliquie e più l’effetto desiderato diviene forte. Senza questo aspetto la devozione ad un santo potrebbe a tutti gli effetti essere dimostrata anche a casa propria, ma allora cesserebbero tutti quei motivi, molti dei quali economici o politici che sono la vera spinta ai pellegrinaggi.
Tornando ad Isabella, pare che all’apertura del sarcofago si sia liberato uno sciame di api (bianche in qualche versione) e che altro non sarebbero state se non le anime dei “non nati”. Comunque la “cura” ebbe effetto in quanto Isabella partorì un figlio maschio (purtroppo però morto giovane).
Al di là della storia e della leggenda , un fatto è certo e ancora apprezzabile: si tratta del fenomeno della illuminazione: in corrispondenza del solstizio di primavera un raggio di luce penetra attraverso una fessura della parete e illumina uno dei pochi capitelli rimasti. Il fatto affascinante è che sul quel capitello è rappresentato tutto il ciclo della maternità:
ANNUNCIAZIONE, IMMACOLATA CONCEZIONE e NATIVITA’
EL MILAGRO DE LA LUZ EQUINOCCIAL EN SAN JUAN DE ORTEGA
SAN JUAN DE ORTEGA (BURGOS)
Un altro fatto simile si verifica, sempre nel solstizio di primavera, in un’altra chiesa che si trova poco distante su un altro ramo del Camino, e che è piena di riferimenti allo stesso: quella di Santa Maria di Tera, ove il raggio di luce illumina l’ASCENSIONE. Il problema è capire chi sta “ascendendo”. Infatti nella cosiddetta “mandorla” sorretta dagli angeli, che nella simbologia rappresenta l’elemento femminile ben presente lungo tutti i Camino, la figura è completamente asessuata, quindi potrebbe rappresentare Cristo, ma anche la Madonna o anche Maria Maddalena
LA LUZ SEÑALA EN LA IGLESIA DE SANTA MARTA DE TERA LA LLEGADA DE LA PRIMAVERA